Confagricoltura: un nuovo corso che guardi al futuro

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«Buon lavoro al nuovo governo, fiducioso che il presidente Giuseppe Conte ed i ministri designati sapranno fare propri i temi della tutela dell’agricoltura e dell’agroalimentare del Paese. Un particolare incoraggiamento al ministro per le Politiche agricole, sen. Gianmarco Centinaio, alla vigilia di importanti e decisivi appuntamenti, a livello europeo, per il futuro del nostro settore». Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, in relazione alla nomina del nuovo esecutivo, nel corso della riunione del Comitato Direttivo dell’Organizzazione.

Il Consiglio Direttivo di Confagricoltura ha apprezzato le prime dichiarazioni del ministro Centinaio, improntate alla condivisione, ed ha individuato una serie di priorità per il settore: l’annunciata riduzione del budget agricolo europeo; le clausole di salvaguardia ed i trattati internazionali; la riforma di Agea ed i ritardi dei pagamenti; i provvedimenti straordinari  per le calamità naturali; l’emergenza Xylella; la revisione della legge 30/91 sulla riproduzione animale; i fondi europei per le assicurazioni agevolate; i danni della fauna selvatica; l’OCM Vino/promozione ed il Comitato vitivinicolo; il tavolo ortofrutticolo.

«Gli impegni e le difficoltà a cui l’Italia va incontro nel negoziato europeo vanno affrontati con grande determinazione e fermezza», ha detto Massimiliano Giansanti che ha ricordato, in particolare: «la riforma della Pac, la strisciante rinazionalizzazione  e le misure tendenti a creare tetti di finanziamento alle aziende più efficienti e che danno lavoro. Tutto questo è l’opposto di quello che serve al settore».

«La competizione sui mercati, la tutela dell’ambiente, la salvaguardia dell’occupazione e gli interessi generali del sistema rurale  – ha concluso il presidente di Confagricoltura – si affrontano con imprese efficienti e moderne alle quali non dovrà mancare l’adeguato supporto finalizzato agli investimenti, all’introduzione di nuove tecnologie, all’innovazione, all’internazionalizzazione ed alla sostenibilità ambientale. Le imprese vanno aiutate a crescere».