In primavera nuove risorse per l’agricoltura con il Recovery Fund

689

“La centralità dell’agricoltura è fondamentale per la ripresa economica della Capitanata per questo dovremo essere bravi a far emergere le specificità del territorio nella nuova PAC, che oggi, dopo l’accordo raggiunto nei giorni scorsi tra Parlamento europeo e Consiglio sul bilancio dell’Unione per il periodo 2021-2027, si appresta a divenire operativa”.


Filippo Schiavone
, presidente di Confagricoltura Foggia e componente della Giunta nazionale della organizzazione di categoria, apre il dibattito sull’agricoltura che sarà con la nuova programmazione europea dopo l’emergenza Covid.

“E’ chiaro che la priorità oggi rimane recuperare la maggior parte delle risorse possibili della programmazione in essere con l’attuale PSR. Ci auguriamo  – evidenzia il presidente di Confagricoltura Foggia – che la Regione Puglia trovi il modo per dare alle aziende del settore agricolo quanto di loro spettanza. Ma al tempo stesso dobbiamo essere consapevoli che per sostenere la ripresa dell’economia e dell’occupazione post COVID saranno fondamentali le decisioni strategiche che saranno assunte nei prossimi mesi. Con l’intesa raggiunta, i fondi del Next Generation EU  (Recovery Fund) potranno essere spesi a partire dalla prossima primavera; per lo sviluppo rurale sono stati previsti stanziamenti aggiuntivi pari a 7,5 miliardi. Queste risorse, integrate dal cofinanziamento nazionale, potranno essere erogate nei prossimi due anni. E su questo le Regioni saranno chiamate a svolgere un lavoro particolarmente impegnativo, per utilizzare al meglio e tempestivamente anche i 3 miliardi di euro aggiuntivi per il PSR che dovranno essere impegnati nel biennio 2021-2022.

Per la Puglia sarà l’occasione per dimostrare quel necessario cambio di passo, indispensabile per dare sostanza alle potenzialità del nostro settore. Potenzialità che in provincia di Foggia possono davvero rappresentare la chiave di volta per un nuovo possibile sviluppo”. “Uno sviluppo – conclude Schiavoneche passa attraverso processi di innovazione tecnologica e digitalizzazione da coniugare, come rimarcato dal nostro presidente nazionale Giansanti, con una apertura alle nuove generazioni e con una attenta e puntuale valorizzazione delle aree interne”.