Grano duro, aumenta il valore del pagamento “accoppiato”

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L’aumento di valore del pagamento accoppiato agli agricoltori del frumento duro, della barbabietola da zucchero e del riso porta in dote soprattutto agli agricoltori foggiani una risorsa insperata per mitigare le incertezze del momento che attraversa il mercato del grano duro. E’ positivo il commento di Confagricoltura Foggia riguardo la decisione assunta dalla Conferenza Stato-Regioni di aumentare il valore del pagamento accoppiato in ambito della Pac (Politica agricola comune). Infatti il premio accoppiato si differenza dal titolo base il cui controvalore viene determinato dallo storico di produzione. Questo aumento nella misura del 25%, si pone l’obiettivo di incrementare nel nostro paese quelle coltivazioni in cui il calo di superfici a ettaro si è rivelato piuttosto costante negli ultimi anni. Entrando nel merito dell’incentivazione al reddito degli agricoltori, il pagamento accoppiato del grano duro – la coltivazione che riguarda principalmente la provincia di Foggia – potrà giovarsi di una ripartizione media di circa 100 euro a ettaro con una crescita ulteriore su grano duro, che compie un balzo dai 60 euro a ettaro di due anni fa, agli 80 euro di quest’anno ai 100 che gli agricoltori intascheranno durante la prossima campagna di produzione e raccolta.

“Si tratta di un grande motivo di soddisfazione per la parte agricola – commenta Nicola Gatta, presidente nazionale della federazione di prodotto Grano duro di Confagricoltura – a conferma dell’attenzione nei confronti di alcuni areali particolarmente vocati alla produzione del grano duro qual è quello della provincia di Foggia che senza questa coltivazione difficilmente possono essere ricollocati su altre coltivazioni. Stiamo comunque parlando di un aumento non di grandissimo valore per gli agricoltori che devono fronteggiare l’aumento smisurato in alcuni casi dei costi di produzione. Ma vogliamo sottolineare l’attenzione riposta sulla coltura del grano duro. Ci aspettiamo adesso anche risultati tangibili sui contratti di filiera che proprio quest’anno hanno conosciuto una rilevante attenzione da parte dei produttori foggiani”.

Confagricoltura condivide la necessità manifestata da molti produttori di incrementare la produzione di grano duro. “Per far questo – rileva ancora Gatta – sarebbe auspicabile un incentivo delle produzioni inserito nella programmazione della futura Politica agricola comunitaria, unico modo a mio avviso per cercare di incrementare la produzione di grano duro. Siamo ancora fin troppo importatori di materia prima, esportiamo tanto prodotto finito. Un gap da ridurre: produciamo 4 milioni di tonnellate di grano duro, esportiamo 6 milioni di tonnellate di pasta. I maggiori aiuti sull’accoppiato permetterebbero non solo di aumentare il valore del premio accoppiato, ma di produrre più grano duro di qualità. L’agricoltore oggi ha la necessità di coprire i costi di produzione a fronte di un mercato che non remunera adeguatamente il raccolto. In un momento in cui si discute la nuova PAC dovremmo parlare di una nuova programmazione che rimetta al centro il grano duro. Dobbiamo mettere sempre più risorse economiche sulla produzione di grano duro con dei premi accoppiati molto importanti. Accogliamo con soddisfazione i segnali di questo risveglio”.