Raccolta differenziata, nuove regole e aumento delle sanzioni. Obbligo di mastelli e nuovi orari.

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Il sindaco Bonito e l’assessore Liscio illustrano le prescrizioni contenute nelle ordinanze 32 e 33

“Intendiamo migliorare il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti e continuiamo nella nostra battaglia contro chi, fortunatamente una percentuale marginale, prosegue nel conferimento irregolare dell’immondizia. Fare la differenziata è importante, farla bene è essenziale”.

Il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, ha firmato le ordinanze numero 32 e 33 che prevedono “disposizioni urgenti in materia di rifiuti al fine di migliorare la raccolta differenziata in tutto il territorio comunale e tutelare il decoro, l’igiene e la salute pubblica”. Si confermano misure più severe per chi non esporrà “i rifiuti organici nell’apposito mastello previsto per ogni tipologia di rifiuto” ed inoltre si ordina “esclusivamente ai cittadini e le attività economiche ubicate lungo il Corso principale (Corso Garibaldi, Corso Gramsci, Corso Roma, Corso Aldo Moro e Corso Scuola Agraria) di esporre tutte le tipologie di rifiuto dalle ore 22:30 alle 4:30 anziché dalle ore 21:00 come invece previsto (e confermato) nelle altre zone della città.

Inoltre sarà vietato “l’utilizzo di sacchi neri anche se biodegradibili al fine di poter individuare il contenuto della frazione organica” e sono confermati tutti i divieti già esistenti riguardanti giorni e tipologie di rifiuto da conferire.

“Tutte queste misure – spiega l’assessore all’ambiente Mario Liscio – si rendono necessarie per stabilire concretamente e puntualmente le modalità per il corretto conferimento di utenze domestiche e non domestiche. L’irregolare conferimento, infatti, comporta un grave rischio per l’igiene pubblica, per la tutela dell’ambiente e per il decoro urbano. Il tutto, come è noto, può essere amplificato dalle alte temperature estive”.

“Fino ad oggi siamo intervenuti con diverse ordinanze per arginare tutti i pericoli derivanti da alcuni problemi ambientali. Oltre alle nuove modalità di raccolta – prosegue Liscio – abbiamo anche voluto limitare il rischio roghi obbligando i privati a ripulire le aree maggiormente soggette agli incendi”.