La Puglia incrementa la produzione da fonti di energia rinnovabili (Fer)

Entro quest’anno, il target da raggiungereper la nostra regione è di 2.405 megawatt (Mw)

Bari, 28 maggio 2025 – Prosegue in Puglia il lavoro per incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili (Fer). Entro quest’anno il target da raggiungere per la nostra regione è di 2.405 megawatt (Mw) come indicato nella «Tabella A-Ripartizione regionale di potenza minima per anno espressa in megawatt» allegata al “Decreto Aree Idonee” (D.M. 21 giugno 2024).

A rilevarlo è il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia che ha elaborato i dati Terna per comprendere i risultati sin qui ottenuti e lo scostamento dal target regionale. Il valore di 2.405 megawatt rappresenta l’obiettivo da centrare (espresso come potenza aggiuntiva in megawatt) per il periodo che va dal 31 dicembre 2020 alla fine del 2025. La Puglia registra una variazione netta di potenza di 1.706 megawatt, tenuto conto delle nuove installazioni e dei potenziamenti, a cui sono stati sottratti i depotenziamenti e le dismissioni. Secondo la tabella di marcia ad aprile di quest’anno si sarebbero dovuti raggiungere i 1.916 megawatt. In teoria ce ne sono 210 in meno, se riproporzioniamo mensilmente la potenza aggiuntiva prevista per l’anno in corso, ma c’è ancora tempo per centrare l’obiettivo, che è tra i più elevati assegnati alle regioni italiane.

La prima regione in cui la variazione netta di potenza è già superiore ai megawatt aggiuntivi previsti è per il momento il Lazio (+1.131); seguono la Lombardia (+526) e il Piemonte (+344). Restano più indietro, invece, la Sardegna (-284), la Sicilia (-253), la Calabria (-233).

Va ricordato che il “Decreto Aree Idonee” contiene la disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee in cui è previsto un iter accelerato ed agevolato per la costruzione e l’esercizio degli impianti a fonti rinnovabili e delle infrastrutture connesse. Come disposto dall’articolo 20 del decreto legislativo 199/2021, il provvedimento stabilisce la condivisione di oneri (“burdensharing”) per l’individuazione, da parte delle Regioni, delle superfici e delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili funzionali al raggiungimento dei target del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec), Fit for 55 e Repower Eu. I provvedimenti delle Regioni possono avere prevalenza su altri regolamenti o piani. È previsto anche un regime sanzionatorio: se una Regione sarà inadempiente dovrà trasferire ad un’altra Regione compensazioni economiche per realizzare interventi di miglioramento dell’ambiente e del paesaggio.

La recente sentenza del Tar numero 9155, depositata il 12 maggio 2025, pur lasciando margini di autonomia legislativa a livello locale, ha stabilito che le Regioni non potranno prevedere restrizioni nelle loro leggi rispetto alla disciplina statale, assicurando, come minimo, il recepimento delle aree idonee ex lege (articolo 20, comma 8, del decreto legislativo 199/2021).

“È noto che la nostra Regione è in assoluto tra quelle a maggior potenziale in termini di produzione di energia da FER– commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia. Non giova al raggiungimento del target assegnatoci l’incertezza normativa venutasi a creare con la recentissima sentenza del TAR Lazio. Bisogna inoltre ricordare che nel nostro territorio è fondamentale trovare un adeguato punto di equilibrio tra i benefici insiti nella produzione di energia da FER e l’impatto che gli impianti hanno sul turismo, sulla produzione agricola e sull’identità e riconoscibilità del nostro paesaggio.

Per la Puglia– conclude Sgherza –la produzione di energia da fonti rinnovabili rappresenta una grande opportunità di sviluppo, a patto che i primi a trarne beneficio siano imprese e cittadini, non solo in termini di riduzione delle emissioni ma anche per addivenire all’alleggerimento di una bolletta energetica che rappresenta una seria zavorra per la competitività del nostro sistema produttivo”.

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La tabella riepiloga la variazione netta di capacità installata da gennaio 2021 ad aprile 2025, suddivisa per regione ed il relativo target progressivo ad aprile 2025. Tale target è determinato facendo riferimento alla ripartizione regionale prevista nel “Decreto Aree Idonee” (D.M. 21 giugno 2024), riproporzionando mensilmente la potenza aggiuntiva prevista per l’anno in corso.

Variazione della capacità installata gennaio 2021 – aprile 2025 e attuale scostamento dal target regionale

  RegioneVariazione installato (gennaio 2021–aprile 25) [MW]TargetAreeIdonee (gennaio 2021–aprile 25) [MW]Delta Variazione installato vsTarget [MW]TargetAreeIdonee (gennaio 2021– dicembre 25) [MW]
Abruzzo404516-112640
Basilicata449611-162748
Calabria419652-233857
Campania1.1891.0381501.297
Emilia-Romagna1.5861.4761101.851
Friuli-Venezia Giulia727460267573
Lazio2.2021.0711.1311.346
Liguria187226-39281
Lombardia2.7392.2135262.714
Marche447531-84679
Molise119208-89273
Piemonte1.5901.2463441.541
Puglia1.7061.9162102.405
Sardegna8991.183-2841.553
Sicilia1.8972.149-2532.764
Toscana655784-1291.019
Trentino-Alto Adige419313106381
Umbria266329-63429
ValleD’Aosta2834-647
Veneto1.8571.5453121.889
TotaleItalia19.78518.5011.28423.287

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confartigianato Imprese Puglia su dati Terna