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martedì, Maggio 13, 2025
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Previsione meteo per venerdì 14 marzo

Cieli prevalentemente sereni o poco nuvolosi.

Temperature in lieve aumento.

Venti moderati con mari mossi.

Traffico di rifiuti, 50 associazioni: “Foggia sito d’interesse nazionale”

Dal 2006, in provincia di Foggia, sequestrate 618.170 tonnellate di rifiuti, pari a 25mila tir in colonna
I promotori del forum: “Il Governo renda la provincia di Foggia un sito d’interesse nazionale da bonificare”
Enrico Fontana (Legambiente): “L’Italia deve aprire gli occhi su ciò che sta accadendo in quest’area”
L’Arcivescovo Ferretti: “Serve alleanza tra cittadini, istituzioni, scuole, imprese e associazioni”
Il giurista Massimo Fragassi: “Inadempienze dei Comuni possono essere superate, si facciano aiutare”

FOGGIA – Una montagna di rifiuti mossi e sversati illegalmente dalle ecomafie. Dal 2006 al 2024, le inchieste sul traffico di rifiuti che hanno coinvolto la provincia di Foggia hanno portato al sequestro di 618.170 tonnellate di rifiuti, pari a un’autocolonna di 24.726 tir in coda per 336 chilometri: è la distanza tra Foggia e Latina. Nello stesso periodo, allargando il campo all’intera Puglia (Foggia compresa), le inchieste sul traffico illecito di rifiuti sono state 57 e hanno portato al sequestro di 6.529.849 tonnellate di rifiuti, con 269 ordinanze di custodia cautelare, 754 persone denunciate e 122 aziende coinvolte. Sono i dati illustrati a Foggia da Enrico Fontana, responsabile Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente, nell’incontro che si è tenuto ieri 11 marzo a Palazzo Dogana grazie all’autoconvocazione di un forum composto da 50 soggetti promotori. Titolo del pubblico dibattito: “L’abbandono illegale di rifiuti nelle campagne del Foggiano: la Capitanata è la nuova terra dei fuochi?”. Accorato l’appello lanciato proprio da Fontana: “Dobbiamo chiedere a gran voce al Governo che questo territorio venga ‘perimetrato’ come sito d’interesse nazionale, l’Italia deve aprire gli occhi su ciò che sta succedendo in provincia di Foggia”. Prima di lui, nel suo intervento, Monsignor Giorgio Ferretti, Arcivescovo Metropolita della Diocesi Foggia-Bovino, ha chiamato cittadini, amministrazioni pubbliche, istituzioni, scuole, associazioni e imprese a “una grande alleanza” per supportare lo sforzo immane compiuto sul territorio da forze dell’ordine e magistratura. In provincia di Foggia, lo sversamento illecito di tonnellate di rifiuti è un fenomeno tuttora in atto, con decine di casi in gran parte del Tavoliere, l’ampia parte pianeggiante della Capitanata. Nella sua relazione, Maurizio di Bisceglie, responsabile SSVD di Oncologia Medica Integrata del Policlinico di Foggia, ha spiegato come la mortalità per tumore cresca percentualmente in modo assai rilevante nelle aree interessate da inquinamento. Importante anche l’intervento di Antonio Marfella, presidente dell’Associazione Medici per l’Ambiente-ISDE di Napoli, su analogie e differenze tra la Terra dei Fuochi e la Capitanata, che senza una presa di coscienza globale e trasversale rischia quanto successo in Campania. Le conclusioni, prima dell’animato dibattito in una Sala del Tribunale stracolma con circa 400 partecipanti, sono state affidate a Massimo Fragassi, coordinatore dell’iniziativa e responsabile dell’Ufficio Legislativo di CIA Agricoltori Italiani di Puglia, che ha messo in evidenza la drammatica impreparazione delle amministrazioni comunali nell’affrontare il fenomeno, con l’azione dei Comuni che troppo spesso palesano inerzia e inadempienze nei procedimenti amministrativi di rimozione dei rifiuti: clamorosi alcuni casi che riguardano i Comuni di Foggia, Stornarella e Cerignola. “Vogliamo aiutare le amministrazioni comunali ad agire secondo la legge, per supportare azioni corrette che siano utili ad affrontare il problema avendo piena coscienza e conoscenza delle procedure stabilite dalla legge”.

LE PROPOSTE. Il forum ha redatto e condiviso una “Carta dei valori e delle proposte”. Si chiede “alle istituzioni un’azione urgente e coordinata contro l’abbandono illegale di rifiuti, il rafforzamento della sorveglianza ambientale e l’impiego di tecnologie avanzate (droni, fototrappole, satelliti) per il monitoraggio del territorio”. Fondamentale “un incremento dei controlli e delle sanzioni”. Il forum chiede inoltre “l’attuazione di un piano di bonifica delle aree già compromesse, al fine di tutelare la salute pubblica e preservare le risorse naturali anche attraverso l’istituzione nella provincia di Foggia di un Sito d’interesse nazionale da bonificare, come già avvenuto, per gli stessi gravi fenomeni, tra le province di Napoli e Caserta”.

COMUNI, PROVINCIA E REGIONE. Alle amministrazioni comunali il forum chiede “la puntuale applicazione dell’art. 192, comma 3 del T.U. Ambiente e delle norme della l. 241/1990 con precipuo riferimento ai seguenti adempimenti di legge: a) informare la Cittadinanza che la segnalazione dell’abbandono deve essere comunicata esclusivamente alla Polizia locale, cui compete di redigere il verbale di sopralluogo; b) attivare l’ASL locale e sollecitare ARPA Puglia per le necessarie analisi chimiche; c) il procedimento amministrativo di rimozione e smaltimento dei rifiuti deve essere attivato immediatamente dopo la ricezione del predetto verbale; d) tale procedimento deve durare trenta giorni e, nel suo svolgimento, deve essere tutelato il principio del contraddittorio con il proprietario del fondo”. Ai Comuni della Capitanata, e soprattutto al Comune di Foggia, il forum chiede l’istituzione della Consulta comunale della Salute e dell’Ambiente e l’istituzione del registro comunale dei terreni oggetto di sversamento illegale di rifiuti. Alla Provincia di Foggia, il forum chiede l’Istituzione del Difensore Civico territoriale al quale i proprietari dei fondi su cui sono stati sversati illegalmente i rifiuti possano rivolgersi in caso di inerzia e inadempienze dei Comuni, oltre al registro provinciale dei terreni interessati dagli sversamenti. Il forum sollecita la Regione Puglia a istituire un fondo ad hoc che sostenga i Comuni obbligati dalla legge alle spese per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti illecitamente abbandonati su fondi privati di proprietari incolpevoli.

Previsione meteo per giovedì 13 marzo

Cieli prevalentemente sereni o poco nuvolosi per l’intera giornata.

Temperature in lieve diminuzione.

Venti moderati con mari mossi.

Carceri: a Foggia, Taranto e Trani, si inizia ad abbattere i droni con fucili jammer

Nei giorni scorsi il SAPPE sindacato autonomo polizia penitenziaria, a seguito del sequestro di 14 telefonini e droga nel carcere di Foggia , salutò l’evento come un primo concreto tentativo da parte dell’amministrazione penitenziaria di controbattere i boss in carcere che in questi anni(grazie ad una politica ultragarantista) hanno trasformato le carceri in piazze per la vendita di droga e telefonini grazie all’utilizzo dei droni, nonché come centrali per dirigere i loro affari dal carcere attraverso proprio l’uso degli apparecchi telefonici. Sicuramente la battaglia sarà lunga e dura poiché i criminali possono disporre di fondi illimitati mentre le casse dello Stato non lo sono, ma la guerra per ridurre l’utilizzo dei droni per far entrare agevolmente materiale proibito segna un punto a favore della polizia penitenziaria. Infatti nella serata di ieri un drone che con il suo carico di droga e telefonini si avvicinava alle sezioni detentiveove sono rinchiusi i detenuti del Carcere di Foggia, è stato avvistato dal poliziotto in servizio sul muro di cinta eppoi fatto cadere a seguito di un colpo esploso con i fucili Jammer, da poco consegnati ad alcuni penitenziari pugliesi. Il fucile Jammer non è altro che un disturbatore di frequenza che manda in tilt il drone che a questo punto cade.

Che il trasporto di materiale proibito(droga, telefonini ecc.ecc.) con i droni sia il più preferito dai delinquenti è dovuto al fatto che ci sono meno rischi a far entrare in carcere tale materiale che finora era demandato a familiari di detenuti, oppure, purtroppo, a qualche poliziotto infedele.

Il drone bloccato ieri sera a Foggia, con il pacchetto che conteneva telefonini, droga, bilancini, sim cc.ecc. Il SAPPE ha avuto anche notizia di altre operazioni anti droni a Taranto(oggi) ove un pacchetto di droga è stato rinvenuto appena fuori dal carcere(nei giorni scorsici sono stati più avvistamenti); ieri mattina lunedi a Trani un drone è stato bloccato, anche in questo caso trasportava una pacchetto di droga, mentre nella giornata di sabato un altro è stato allontanato sempre grazie a questi fucili ”dissuasori”. Siamo ben coscienti che a fronte di alcuni droni “acchiappati” tantissimi altri riescono a sfuggire e portare a termine la loro missione, proprio per questo la lotta ai droni deve diventare una priorità.

Il commercio di materiale illecito trasportato dai droni e gestito dai boss, rappresenta un grave pericolo(come si diceva prima) sia perché hanno trasformato le carceri in piazze illegali per la vendita di droga e telefonini, sia perché una parte di tale materiale viene utilizzato per convincere tossicodipendenti o gente senza scrupoli, a compiere atti di violenza e di sopraffazione sia nei confronti di altri detenuti che della polizia penitenziaria, oppure compiere gesti che mettono in pericolo la sicurezza del penitenziario e di conseguenza del territorio. Proprio per questo abbiamo chiesto ai vertici del DAP di inviare nelle carceri il personale necessario da mettere sui muri di cinta che fino ad oggi sono stati completamente sguarniti; come pure in attesa di altre apparecchiature elettroniche per impedire le comunicazioni dei boss dal carcere , di dotare i penitenziari di reti da mettere alle finestre delle stanze(che servirebbero anche come zanzariere) nonché su tutte le aree all’aperto destinate ai detenuti; ciò al fine eliminare qualsiasi possibilità per gli stessi di avvicinarsi ai pacchi trasportati eppoi sganciati dai droni.

Vincere la battaglia per ristabilire la legalità si può fare, e la polizia penitenziaria è in grado di affrontare la sfida al fine di ridare legalità alle carceri nonché offrire una possibilità concreta ai detenuti che cercano di reinserirsi(art.27 costituzione).

Previsione meteo per mercoledì 12 marzo

Nubi in progressivo aumento con deboli piogge dal pomeriggio.

Temperature stazionarie.

Venti moderati con mari mossi.

Al via i lavori di rifacimento del manto stradale

Nelle prossime settimane avranno inizio i lavori di rifacimento del manto stradale in asfalto nelle seguenti vie

  • via Micca (tratta da via Forero a via S. Leonardo);
  • via Gadaleta (tratta da via Micca a via Vittorio Veneto);
  • via Cirillo (tratta da via Micca a via Leopardi);
  • via Forero (tratta da via Micca a via Leopardi);
  • via Pepe (tratta da via Gadaleta a via Cecchi);
  • via Masaniello (tratta da via Torino a via Leopardi);
  • via Morosini (tratta da via Vittorio Veneto a c.so Garibaldi);
  • c.so Garibaldi (altezza viale Roosevelt);
  • via Melfi (tratta da Mobilificio 900 a viale di Ponente);
  • via Consolare (tratta da via s. Nicola a via XXV Aprile);
  • via piano S. Rocco (tratta da via XXV Aprile a via Piave);
  • p.zza della Libertà (tratta da via Piave a via Piemonte);
  • via Fratelli Rosselli (tratta da via Piemonte a v.le Di Vittorio)

“I lavori di rifacimento del manto stradale cittadino vengono programmati nei mesi primaverili ed estivi principalmente per ragioni meteorologiche, poiché la minore incidenza di piogge e temperature miti rendono questi periodi i più adatti alla loro esecuzione. Questo permette di ridurre al minimo il rischio di ritardi nei lavori previsti.Si tratta di interventi molto attesi dalla cittadinanza” ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici, Michele Lasalvia.

ASL FOGGIA- Verso un’assistenza socio-sanitaria integrata incentrata sulla persona

Strategie di integrazione tra servizi sanitari e sociali.  Questo Il tema al centro del Focus group che si è tenuto oggi nel Distretto Socio Sanitario di Cerignola, selezionato nella fase pilota del progetto “Verso un’assistenza sociosanitaria integrata incentrata sulla persona in Italia”, finalizzato all’adozione di un modello innovativo di presa in carico del paziente.

Un evento grazie al quale sono emerse riflessioni su tematiche legate alle opportunità offerte dal Decreto Ministeriale 77/2022 che definisce i nuovi standard dell’assistenza territoriale.

L’obiettivo è rispondere in modo adeguato ai bisogni complessi delle persone, attraverso l’analisi di temi cruciali come l’integrazione strutturale e sistemica tra il settore sanitario e quello sociale, i modelli organizzativi stabili e non occasionali, come la Centrale Operativa Territoriale (COT) e il Servizio di Domiciliarità Integrata per le persone non autosufficienti, con particolare attenzione alla gestione dei bisogni complessi e agli interventi a lungo termine. Sottolineata inoltre, l’importanza delle reti territoriali e del welfare di comunità per promuovere la collaborazione tra enti pubblici, privati e cittadini, anche attraverso strumenti di co-progettazione.

Il confronto ha visto la partecipazione di esperti e rappresentanti istituzionali nazionali, tra cui Alessandra Proto (Responsabile, Centro OCSE di Trento per lo Sviluppo Locale), Michelangelo Caiolfa (Federsanità), Girolama De Gennaro (Direttrice Distretto Socio Sanitario Cerignola), Andrea De Conno (Federsanità, facilitatore dell’incontro) e Francesco Enrichens (Agenas). Un dibattito che ha permesso di delineare un percorso di riforma volto a costruire un sistema più equo, accessibile e capace di rispondere alle sfide dell’invecchiamento e della non autosufficienza.

La Regione Puglia è stata individuata come territorio pilota del progetto condotto dall’OCSE e finanziato dalla Commissione Europea – DG REFORM, nell’ambito del programma Technical Support Instrument (TSI). Coinvolti anche gli Ambiti Territoriali Sociali e i Distretti Socio Sanitari di Conversano (Bari) e Lecce, selezionati in accordo con la Regione Puglia (Dipartimento Salute e Dipartimento Welfare).

Garantire risposte coordinate e personalizzate ai bisogni della popolazione, migliorare la qualità dei servizi di Long-Term Care (LTC) e l’assistenza domiciliare, sviluppare un modello nazionale per l’integrazione dell’assistenza, sono step fondamentali per superare la frammentazione territoriale esistente.

A Carlantino da tutta la Puglia per ammirare diga e lago di Occhito

250 amanti del trekking in visita all’area naturalistica, il gruppo più numeroso dal Salento
L’iniziativa, in collaborazione col Festival della Scienza, organizzata da Comune e associazioni
Il sindaco Coscia: “Questa è una delle zone più belle e ancora poco conosciute della Puglia”

CARLANTINO (Fg) – Quella di Occhito, nel territorio di Carlantino in provincia di Foggia, è la seconda diga in terra battuta più grande d’Europa. Il perimetro che la abbraccia, tra boschi e sentieri attrezzati, è tra le più belle ma ancora poco conosciute aree naturalistiche della Puglia. Domenica 9 marzo, 250 amanti del trekking hanno visitato prima la diga poi si sono messi in cammino per apprezzare paesaggi e panorami mozzafiato che costeggiano il lago artificiale. Sono arrivati anche dal Salento, che era presente con il gruppo trekking più numeroso, per partecipare all’iniziativa organizzata in collaborazione da Comune di Carlantino, con Daniela Cafano consigliera delegata a Turismo e Cultura, Archeotrekking e Pro Loco Carlantino, Araba Fenice e Festival della Scienza di Foggia. Sul sentiero, nel punto panoramico più alto, i camminatori hanno potuto abbracciare con lo sguardo due regioni: la Puglia e il Molise. Una parte del grande lago artificiale, infatti, si trova in territorio molisano. “Vogliamo valorizzare anche in chiave turistica questo angolo di paradiso”, ha spiegato Daniela Cafano, che poi ha aggiunto: “Per la Puglia, si tratta di un unicum assoluto, con paesaggi stupendi e una ricchissima biodiversità”. Soddisfatto il sindaco Graziano Coscia: “Quello dei camminatori è un turismo sostenibile, con persone che amano e rispettano la natura e sanno apprezzare l’unicità di aree naturalistiche come quella del lago e di tutta la vasta area che circonda la diga. Stiamo collaborando anche con altri comuni per promuovere al meglio i boschi, i laghi e le zone naturalistiche dei Monti Dauni in provincia di Foggia”. L’area del lago di Occhito è interessata da una serie di progetti e di idee attraverso le quali il Comune di Carlantino intende favorire non un turismo di massa, ma uno sviluppo turistico sostenibile. La flora e la fauna di questa zona sono ricchissime di fiori, orchidee, specie vegetali e animali che qui hanno trovato un habitat incontaminato, scarsamente antropizzato, con spazi e paesaggi di rara bellezza. Carlantino, che è il paese che domina la diga dall’alto e si trova a ridosso dell’invaso, è solo a un’ora di automobile da Foggia, ed è posto al confine col Molise. Il “paese del lago e della diga di Occhito” è uno dei borghi dei Monti Dauni, l’area interna collinare-montana del Foggiano più ricca di boschi e aree di grande pregio naturalistico, ambientale e paesaggistico.

Previsione meteo per martedì 11 marzo

Cieli parzialmente nuvolosi con addensamenti in serata.

Temperature in lieve aumento.

Venti moderati con mari mossi.

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Previsione meteo per lunedì 4 aprile

Cieli irregolarmente nuvolosi con residue piogge pomeridiane. Temperature in lieve rialzo. Venti deboli con mari poco mossi.

Bollettino epidemiologico della città di Cerignola 28/03/2020

Il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile per l'emergenza COVID-19 ha comunicato i dati di Cerignola alle ore 17.00: Totale ...