Quella che ormai sembrava una spaccatura nel centrodestra trova il suo punto di saldatura nel nome di Maria Elisabetta Alberti Casellati, dal 1994 nella scuderia Berlusconiana, con la benedizione dei cinque stelle. È la prima donna ad essere nominata, con 240 voti, alla Presidenza del Senato nella XVIII legislatura. Ci sono voluti oltre settanta anni e tre tentativi di voti per accorgersi che anche le donne possono.
Veneta di Rovigo, sposata classe 1946, già senatrice nella scorsa legislatura, laurea in Giurisprudenza e ricercatrice di “Diritto Canonico ed Ecclesiastico”. Dopo la nomina saluta il Capo dello Stato ed esprime la propria riconoscenza per il ruolo di unità che rappresenta. “Servono consapevolezza delle difficoltà, non disgiunta da ragionevole ottimismo e rispetto reciproco delle forze politiche”. Emozionata, ringrazia l’Assemblea elettiva per l’alto compito affidato e per essere la prima donna ad occupare un ruolo di così grande importanza per la vita legislativa.
Per l’altro ramo del Parlamento, dopo quattro sedute e 422 voti, risulta eletto a Presidente della Camera il pentastellato Roberto Fico, campano di Napoli classe 1974, già deputato nella scorsa legislatura. Laurea in Scienze della Comunicazione, dal 2005 è un fedele seguace di Grillo. Al termine dei rituali ringraziamenti ricorda l’eccidio delle Fosse Ardeatine e la lotta al nazifascismo.
Dopo le elezioni i due Presidenti sono stati ricevuti dal Capo dello Stato per i saluti e i ringraziamenti di rito. Per Paolo Romani e Danilo Toninelli non resta che ricordarsi del film “Camera con vista”, diretto da James Ivory , dove le protagoniste Lucy e Charlotte sono deluse dalle vedute delle finestre delle loro camere che, contrariamente a quanto pattuito, non danno sull’Arno impedendo loro la vista del fiume.