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sabato, Maggio 10, 2025
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Foggia 2 – Cesena 1

GuarnaLoiacono, Camporese, TonucciFedato, Agnelli, Greco, Deli, KraglMazzeo, Duhamel, rossoneri in campo con un 3,5,2.

Primo tempo che si chiude con i romagnoli in vantaggio grazie al gol di Laribi al 43’.

La ripresa si avvia con tutt’altro Foggia. Al 47’ Agnelli insacca in rete grazie ad un cross perfetto di Kragl.

Dentro Nicastro e Scaglia al posto di Duhamel e Fedato ma non cambia nulla fino al 90’. Solo in pieno recupero arriva un gol di rapina di Mazzeo su sponda di Tonucci. Vince il Foggia 2 a 1 in una splendida cornice di festeggiamenti.

San Ferdinando di P. – un arresto

Poteva trasformarsi nell’ennesima tragedia legata alla fine di un rapporto di coppia. Per fortuna i carabinieri di Cerignola sono prontamente intervenuti e tratto in arresto E.F, classe 1998, bloccato quando l’ex fidanzata, uscita di scuola, ha prontamente chiamato il 112.

Il ragazzo, che già aveva in passato inveito fisicamente sulla malcapitata, perquisito dai militari è stato sorpreso con un coltello da cucina nascosto addosso.

Dopo l’udienza di convalida dell’arresto è stato posto agli arresti domiciliari.  

Arresto pregiudicato per evasione e oltraggio

Nell’ambito della quotidiana attività di prevenzione e repressione dei reati, Agenti della Polizia di Stato del Reparto Prevenzione Crimine hanno tratto in arresto il pregiudicato C.S., cerignolano, classe 1967, per evasione, oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Alle ore 10.20 circa del 13 marzo, su disposizione della Centrale Operativa, gli Agenti sono giunti presso l’abitazione di C.S., detenuto agli arresti domiciliari, per una lite tra il predetto e i familiari. Nell’immediatezza è stato riscontrato che il C., in evidente stato di agitazione, è stato trovato fuori dall’abitazione e noncurante dell’invito degli Agenti a rientrare in casa, continuando a litigare ha spintonato uno di loro minacciandolo. L’uomo è stato pertanto condotto presso il locale Commissariato.

Il C.S. è stato posto agli arresti domiciliari a disposizione Procura della Repubblica di Foggia.

In Puglia 1191 casi di tumore da amianto

“Sono 472 i casi di mesotelioma, il tumore associato soprattutto all’esposizione dell’amianto, registrati tra i residenti a Taranto nel periodo 1993-2015”. Lo sottolinea in una nota il presidente di Contramianto onlus, Luciano Carleo, citando dati del Registro Mesotelioma Puglia, definiti “da brivido, che vedono purtroppo – aggiunge – ancora una volta il capoluogo ionico capofila” per le patologie causate dall’amianto in Puglia. Complessivamente in Puglia nei 23 anni del rapporto sono stati “censiti – precisa Carleo – 1191 casi di mesotelioma e di questi il 40% a Taranto. Dei 472 casi registrati a Taranto, con esposizione ricostruita, oltre il 70% sono legati al lavoro e i rimanenti equamente distribuiti tra non ‘occupazionali’ o di origine improbabile o ignota”. La correlazione amianto-malattie, sostiene Carleo, “rappresenta un problema di sanità pubblica, come puntualmente denunciato da Contramianto, che andrebbe adeguatamente affrontato sul territorio con un programma gratuito di sorveglianza sanitaria”.(ANSA).

Donne in forma, meno Alzheimer

Una buona forma fisica, soprattutto negli anni della mezza età, per le donne è legata ad una decisa diminuzione dei rischi di sviluppare il morbo di Alzheimer: il calo delle probabilità – secondo le osservazioni di un nuovo studio svedese – oscillerebbe dal 25% al 90% in meno tra la popolazione femminile più atletica, rispetto a quella meno in forma.
L’analisi della Gothenburg University, pubblicata sulla rivista americana ‘Neurology’, viene già considerata particolarmente significativa, in quanto emerge da una indagine su vasta scala, che ha seguito 191 donne per tutta la loro vita.

Sottoposte a test di resistenza sulle cyclette dall’età di 50 anni in poi, le volontarie hanno evidenziato l’impatto dell’esercizio fisco sullo sviluppo delle demenze.
Le donne che a 50 anni sono a malapena riuscite a finire l’esercizio assegnato, hanno mostrato un 45% di rischi di venire colpite dal morbo. Per quelle con un buon livello di forma fisica, i rischi erano pari al 25%. Per le signore decisamente più atletiche, i pericoli di Alzheimer con l’età si sono dimostrati solo pari al 5%.
Gli stessi autori osservano che provare un legame di causa-effetto tra la forma fisica e la demenza è molto difficile, ma i legami tra i due fattori appaiono sempre più evidenti, e rafforzano l’ipotesi che l’esercizio preservi la salute anche delle cellule cerebrali.

Samsung Galaxy S9 e S9+

I nuovi Samsung Galaxy S9 e S9+ sono stati presentati lo scorso mese in un evento organizzato in occasione del Mobile World Congress, la più importante fiera al mondo di telefoni cellulari che si tiene ogni anno a Barcellona, in Spagna. I due nuovi smartphone avranno il compito non semplice di fare concorrenza diretta agli iPhone, ma soprattutto di ripetere i successi ottenuti nel 2017 dai loro predecessori: i Galaxy S8 e S8+, che hanno contribuito a rilanciare il marchio di Samsung. I Galaxy S9 e S9+ sono chiari eredi dei modelli dell’anno scorso: Samsung ha lavorato per rifinirli e migliorarli, mantenendo più o meno gli stessi formati. Il design ricorda in pieno quello del predecessore mentre lo schermo passa per l’S9 a 5,8 pollici e per l’S9+ a 6,2. Entrambe i telefoni hanno una risoluzione di 2960 x 1440 pixel.

La fotocamera principale è di 12 megapixel con un diaframma variabile che migliora la qualità fotografica a seconda della luminosità.

Per quanto riguarda potenza e risorse, i Samsung Galaxy S9 e S9+ sono una versione più potente degli smartphone che li hanno preceduti. Funzionano grazie a processori di vario tipo, a seconda dei mercati in cui sono venduti: Qualcomm Snapdragon 845 oppure Exynos, processori realizzati direttamente da Samsung. L’S9 ha 4 GB di RAM, mentre l’S9+ ne ha 6. Entrambi hanno una memoria di 64 GB, che può essere estesa utilizzando una scheda microSD. La batteria è da 3.000 mAh per l’S9 e da 3.500 per l’S9+. Samsung dice che con i vari sistemi di risparmio energetico una sola carica può essere sufficiente per più di una giornata, ma come al solito molto dipende dall’uso che se ne fa.

Prezzi a partire da 899 euro,

https://www.youtube.com/watch?v=FI2CpNdaJAc

Whatsapp e condivisione dati

RIT04. TAIPEI (TAIWÁN), 02/05/2016.- Imagen de archivo datada el 7 de abril del 2016 del logotipo de la aplicación WhatsApp en un teléfono móvil, en Taipei, Taiwán. La Justicia brasileña volvió a ordenar a las operadoras de telefonía móvil que bloqueen los servicios de la aplicación WhatsApp, esta vez durante 72 horas, una medida que ya fue tomada el pasado diciembre cuando el programa estuvo mudo casi medio día. EFE/Ritchie B. Tongo

WhatsApp non condividerà con Facebook, a cui appartiene, i dati dei suoi utenti europei almeno fino al 25 maggio, data in cui entrerà in vigore il General Data Protection Regulation, cioè il regolamento Ue in materia di privacy. Lo ha assicurato la compagnia, che in settimana ha siglato un impegno in tal senso.
Nel testo WhatsApp afferma che la condivisione dei dati – sia per fini di sicurezza, sia per miglioramento del servizio e pubblicità – potrebbe avvenire dopo il 25 maggio, ma “in completo accordo con i requisiti previsti dal regolamento”.
L’impegno è stato pubblicato sul sito dell’Autorità britannica per la protezione dei dati (Ico), che ha parlato di “vittoria”.
Il Regno Unito aveva infatti avviato un’indagine sulla condivisione dei dati tra le due compagnie nell’agosto 2016.
Il nodo è l’aggiornamento delle politiche sulla privacy notificato da WhatsApp nell’estate 2016, con cui la chat chiedeva agli utenti il permesso di condividere le informazioni con Facebook. A causa di questa condivisione, la Commissione europea ha inflitto a Facebook, nel maggio scorso, una multa da 110 milioni di euro.

Twitter e fake news

Il dubbio c’era da tempo, ma ora un’analisi dei tweet postati negli ultimi 12 anni da tre milioni di persone l’ha confermato: le bufale su Twitter si propagano molto più rapidamente e più diffusamente della verità. Succede in ogni categoria di informazione, ma in particolare con le fake news politiche. E i bot (cioè i software che imitano e automatizzano alcuni comportamenti online, spesso accusati di contribuire alla propaganda) non c’entrano: i maggiori diffusori di notizie false sono gli umani.

 

La ricerca del Massachusetts Institute of Technology (MIT), pubblicata su Science, è stata effettuata su milioni di cinguettii postati sulla piattaforma dal 2006 al 2017. Da questi dati sono state sottratte le informazioni verificate attraverso fact checking da sei organizzazioni indipendenti, come PolitiFact, Snopes e FactCheck.org.

 

Il database finale comprendeva 126.000 notizie ritwittate 4,5 milioni di volte, usate per confrontare la viralità delle bufale con quella delle storie vere.

Audace 2 – Aversa Normanna 1

L’audace Cerignola si impone sull’Averna Normanna per 2 a 1. Di Longo la prima rete al 36′ del primo tempo. Loiodice, imbeccato da Morra, segna il goal della vittoria al 55′.

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di Domenico Carbone In Capitanata Foggia, Cerignola e Manfredonia aderirono subito alla Repubblica Partenopea del 1799, mentre S. Severo, Lucera, Troia e Bovino tennero per...

Previsione meteo per lunedì 4 aprile

Cieli irregolarmente nuvolosi con residue piogge pomeridiane. Temperature in lieve rialzo. Venti deboli con mari poco mossi.

Bollettino epidemiologico della città di Cerignola 28/03/2020

Il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile per l'emergenza COVID-19 ha comunicato i dati di Cerignola alle ore 17.00: Totale ...